La regola di Cartesio permette di trovare, in un'equazione di secondo grado che ammette soluzioni reali, il segno delle soluzioni senza calcolarle.

Si dice che un'equazione di secondo grado ha una variazione se ha  due coefficienti dello stesso segno discordi, una permanenza se ha due coefficienti consecutivi concordi.

Essa afferma che se l'equazione ammette soluzioni reali allora il numero di soluzioni positive è uguale al numero di variazioni, il numero di soluzioni negative è uguale al numero di permanenze.